Per godere di un giardino (o balcone) rigoglioso e in ottima salute non è necessario essere esperti di botanica né spendere cifre esorbitanti. Utilizzare concimi naturali e fatti in casa non solo è efficace, ma anche divertente. Sono tantissimi i rifiuti organici che vengono da sempre impiegati nella concimazione grazie alla loro alta biodisponibilità e concentrazione di elementi. Vediamo insieme qualche esempio!
I concimi naturali fatti in casa
Mantenere il substrato fertile è fondamentale per la buona riuscita delle nostre coltivazioni. Spesso e volentieri, i concimi industriali sono sì molto potenti ed efficaci, ma anche inquinanti e dannosi per l’ambiente. Per salvaguardare il pianeta in cui viviamo e risparmiare anche qualche soldino, è possibile sfruttare risorse naturalmente presenti nelle nostre case… Le vostre piante adoreranno!
Fondi di caffè
Un ingrediente immancabile nella cucina di ogni italiano: il caffé! Facilissimo da reperire ed estremamente ecosostenbile, è forse il più celebre tra i fertilizzanti naturali, ed è molto efficace in quanto ricco di azoto e antiossidanti. Funge da ottimo repellente nei confronti di parassiti, lumache e insetti e rende il terreno acido, quindi è importante non esagerare in presenza di piante che richiedono un ph basico. Per utilizzarlo, basta semplicemente spargere i fondi sul terriccio, oppure mescolarli a un compost organico.
Lievito di birra
Un altro ingrediente presente in tutte le dispense: il lievito di birra. Particolarmente indicato per concimare piante fiorite, tra cui anche le delicatissime rose, in quanto ricco di vitamina B che stimola lo nascita e la crescita di nuovi boccioli. Tre cucchiai di prodotto sono sufficienti per 10 litri di acqua: basta diluirli e procedere all’irrigazione del vostro spazio verde.
Anche la birra in sé, per le medesime proprietà, è ottima per concimare, l’importante è non esagerare con i dosaggi!
Cenere
La cenere è da sempre considerata ottima per la concimazione del terreno, grazie al suo alto contenuto di elementi quali calcio, potassio, fosforo e microelementi come zinco, rame o ferro.
Come nutrimento per le piante è possibile utilizzare la cenere derivata dal legno (purché puro e non trattato/colorato), ma anche quella del tabacco. Basterà aggiungere 200g di cenere per ogni m2 di terriccio e posizionare il tutto alla base della pianta.
Il ph della cenere è fortemente basico, pertanto è un ottimo concime da utilizzare per la correzione dei substrati acidi, ma è necessario prestare attenzione qualora si stesse somministrando in una zona già particolarmente basica. Si tratta di un tipo di fertilizzante non immediatamente disponibile alla pianta: è necessario qualche tempo prima che i microorganismi presenti nel terreno la rendano assimilabile dalle radici, pertanto è meglio distribuirlo con anticipo.
Vino rosso
Dopo aver trascorso una piacevole cena in compagnia, è rimasto il classico “ultimo goccio” di vino, di cui non si sa bene cosa fare? Invece di gettarlo nello scarico, un ottimo modo per sfruttarlo è utilizzarlo come concime per le piante. L’alta concentrazione di antiossidanti e i lieviti naturali del vino, infatti, sono un vero toccasana per i nostri vegetali. Basterà mescolare il vino avanzato con abbondante acqua e procedere all’irrigazione.
Come fare un concime liquido naturale: i nostri consigli
Dopo aver scoperto le migliori alternative casalinghe per concimare le nostre piante, è giunto il momento di imparare a creare un vero e proprio fertilizzante liquido fatto in casa.
Ecco gli ingredienti per una miscela ricca ed equilibrata:
- Gusci d’uovo, per l’apporto di calcio
- Bucce di fave, fonte di azoto
- Bucce di banane, ricche di potassio
- Fondi di caffé, che inacidiscono il terreno, fungono da repellente contro i parassiti e contengono naturalmente potassio, fosforo e magnesio
- Acqua
Procedimento per realizzare un concime fatto in casa
Tritare tutto in un blender partendo dagli ingredienti più secchi: per primi i gusci d’uovo, seguiti dalle bucce di fave e quelle di banane sminuzzate. Dopo aver mixato per qualche secondo, aggiungere i fondi di caffe e acqua a sufficienza per coprire tutto il composto, poi azionare di nuovo la macchina. Una volta ottenuta una miscela omogenea, trasferirla in una bottiglia da 2L di capienza e riempire di acqua fino all’orlo.
Per facilitare il passaggio da un recipiente all’altro, possiamo tagliare il collo della bottiglia.
Ora è il momento della fermentazione: lasciamo il composto al sole per 10 giorni, al termine dei quali è pronto da utilizzare aggiungendolo all’acqua di irrigazione delle piante. Nonostante si tratti di un prodotto ecosostenibile, pratico e anche divertente da realizzare, non è ovviamente possibile conoscere con certezza i dosaggi NPK di questo genere di concime.
Soprattutto se si ha a che fare con specie delicate, o si sta ricercando un risultato di un certo livello, è sempre consigliabile optare per un fertilizzante professionale, facilmente reperibile sul web. Ecco uno dei migliori attualmente in circolazione:
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