Coltivare una pianta di peperoncino in vaso può portare grandissime soddisfazioni. Questo ortaggio, infatti, non ha esigenze particolari e prospera sia nell’orto, sia in terrazzo, sul davanzale o sul tetto. La sua coltivazione è molto simile a quella del peperone dolce, facente parte della stessa famiglia ma dalle dimensioni molto più importanti sia dal punto di vista della pianta che del frutto. Vediamo di scoprire di più a riguardo.
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Leggete qui la guida alla loro concimazione!
Come coltivare i peperoncini in vaso: la guida
La prima cosa da fare, dopo aver preso la decisione di crescere i peperoncini in vaso, è scegliere la varietà su cui si desidera puntare. In base a quest’ultima, potremo valutare la grandezza del vaso e lo spazio da dedicarvi in terrazza, tenendo presente che più spazio avrà per sviluppare l’apparato radicale, e più la pianta ne beneficerà. Il peperoncino ama e necessita di tanta luce solare diretta, pertanto andrà posizionato nella zona più illuminata a disposizione.
Soprattutto se si vive in città, potrebbe essere complicato trovare un angolo sempre ben esposto, a causa della presenza di palazzi, tetti e altri alberi che potrebbero pregiudicare l’apporto di luce solare diretta al nostro peperoncino. Consigliato evitare le terrazze e i balconi che puntano a nord, in quanto potrebbero non ricevere abbastanza luce, ma anche quelli orientati a sud che in estate potrebbero essere sovraesposti e danneggiare la pianta.
Un terriccio universale andrà più che bene per il peperoncino, meglio se arricchito con un compost prima della messa a terra della pianta, che avverrà a inizio primavera. Una soluzione ancora migliore sarebbe mixare il terriccio universale con un po’ di terreno proveniente dall’aperta campagna, naturalmente ricco di argilla e limo. Il terriccio va posizionato in un vaso di adeguate dimensioni, preferibilmente di un materiale che eviti i ristagni idrici, come per esempio la terracotta, ancora meglio se utilizzati in aggiunta a uno strato di ghiaia prima del terriccio.
L’irrigazione è una delle parti più importanti nella coltivazione del peperoncino: va effettuata regolarmente, ogni volta che le foglie iniziano a mostrarsi meno turgide, avendo cura di non somministrare mai acqua troppo fredda che può infastidire e arrecare danno alle piantine.
Il bello della coltivazione in vaso è che, anche dopo aver raccolto i frutti, è possibile mantenere la pianta durante l’autunno/inverno e riportarla fruttificazione anche l’anno successivo.
Come e quando concimare i peperoncini in vaso
I peperoncini, così come tutte le piante destinate alla crescita in vaso, necessitano di un apporto costante di concime affinché possano disporre di tutti i macro e micro nutrienti di cui hanno bisogno. L’ideale è iniziare a concimare dopo che le piantine avranno germogliato, e inizieranno il loro processo di maturazione. Consigliato l’utilizzo di un prodotto dal valore NPK bilanciato, al massimo leggermente più concentrato a livello di azoto (N).
Una volta che la pianta è cresciuta, è ora di apportarle i giusti quantitativi di macronutrienti per stimolarne la fruttificazione. Per questo è meglio diminuire la percentuale di azoto a favore di più alti dosaggi di fosforo e potassio: l’azoto infatti stimola lo sviluppo vegetativo che, se in eccesso, potrebbe ostacolare la comparsa e la crescita dei frutti.
Il terzo e ultimo momento in cui andare a concimare è dalla fioritura alla comparsa dei frutti. A seconda di come si presenta il nostro peperoncino, capiremo come intervenire: se abbonda di foglie a discapito di fiori molto piccoli e frutti poco numerosi, sarà il caso di aumentare le percentuali di fosforo e potassio; se invece i frutti sono grossi e succosi, ma le foglie scarse e rade, è il momento di supportare la pianta con un po’ di azoto extra.
Nel caso la pianta si presentasse ben equilibrata, senza anomalie né su foglie, né su fiori e frutti, significa che abbiamo svolto un ottimo lavoro: ha già tutti i nutrienti necessari al suo benessere.
Quali sono i migliori concimi per coltivare i peperoncini in vaso
Dopo aver scoperto tutti i segreti per una resa ottimale della nostra coltivazione di peperoncini in vaso, vediamo quali sono le migliori proposte per quanto riguarda i fertilizzanti.
COMPO BIO Concime Liquido per Piante Aromatiche e Peperoncini
Questo concime liquido naturale è studiato appositamente per piante aromatiche, ortaggi e peperoncini. La sua composizione a base di materie prime organiche lo rende adatto e consentito anche in agricoltura biologica. La presenza di azoto organico aumenta la produzione dell’apparato fogliare, mentre il potassio organico stimola la produzione di frutti croccanti e succosi.
Pro:
- Facile da utilizzare
- Biologico
Contro:
- Molto potente, si consiglia una diluizione maggiore rispetto ai quantitativi indicati sulla confezione
- Si tratta di una composizione biologica molto basilare
Nortembio Agro Solfato di Magnesio Naturale
Anche in questo caso si tratta di un concime naturale, composto da solfato di magnesio idratato al 99,7%. Si tratta di un fertilizzante in polvere da diluire in acqua, che andrà poi distribuita tramite irrigazione. Può anche essere applicato direttamente nel terreno in formato solido, oppure nebulizzato dopo averlo disciolto per un’integrazione a livello fogliare. Indicato per tutte le piante, aiuta la germinazione, stimola la crescita e supporta la formazione di fiori e frutti belli e saporiti. Contiene un misurino dosatore da 30g.
Pro:
- Prodotto biologico
- Adatto a ogni fase di sviluppo del peperoncino
- Tre tipi di somministrazioni differenti
Contro:
- Non ne abbiamo riscontrati
BioBizz 500ml Bio-Grow Liquid
Si tratta di un concime liquido dalla formula biologica, apposito per stimolare la fase vegetativa della pianta di peperoncino. Può anche essere impiegato in tarda fioritura come tonico per le piante. Disponibile in 5 formati differenti a seconda delle necessità. Questo prodotto è realizzato con zucchero di barbabietola biologica olandese che, oltre a essere prezioso per lo sviluppo delle piante, aiuta anche a mantenere popolate le colonie di microbi nel terreno, per un terriccio sempre attivo e produttivo.
Pro:
- Biologico
- Aiuta a stimolare i microbi del terreno
- Ultra efficace
Contro:
- Adatto soltanto alla fase vegetativa
- Molto potente, quindi bisogna prestare attenzione alle dosi.
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