Coltivare cannabis in casa non è poi così inusuale, soprattutto adesso che nel nostro paese è possibile acquistare le varietà a basso contenuto di THC anche in negozio. Gli scopi che portano alla coltivazione di questa pianta dalla storia millenaria sono diversi, e vanno dal semplice uso ornamentale, al fine alimentare o per la raccolta delle infiorescenze. Specialmente in queste due casistiche, è importante avvalersi di una coltivazione di tipo biologico, per non ritrovarsi ad avere a che fare con dannose sostanze chimiche nel prodotto finito.
Perché e quando concimare cannabis
La cannabis, come tutte le altre piante, necessita di macro e micro nutrienti al fine di svolgere correttamente le proprie funzioni vitali. Oltre ad azoto, fosforo e potassio, avrà bisogno anche del supporto di ferro, zolfo, zinco, magnesio, manganese, boro, cloro, rame e molibdeno.
Per assicurarsi che la propria pianta abbia tutto a disposizione, e possa quindi godere di una crescita rigogliosa e di una fioritura abbondante, possiamo ricorrere ai fertilizzanti, possibilmente di natura biologica.
Esistono diverse tipologie di fertilizzanti, da non confondere tra di loro: un integratore o “booster” svolge un ruolo totalmente diverso e secondario rispetto a un concime NPK. Le piantine di cannabis non necessitano di concimazione prima delle 3/4 settimane di vita, ovvero fino a quando il loro apparato radicale non sarà totalmente sviluppato e potranno iniziare ad assorbire i nutrienti tramite le radici invece che tramite le foglie come succedere nel primissimo stadio di crescita.
All’inizio della fase vegetativa è bene “abituare” la pianta alla presenza dei fertilizzanti, utilizzandone alcuni a basso titolo NPK, mentre a metà della stessa (attorno alle 6 settimane di vita) si può iniziare ad abbondare scegliendo prodotti dal rapporto 10:5:7, che regalerà alla pianta la spinta giusta per affrontare la crescita con vigore.
Dopo di che, sarà il momento di iniziare a calare il dosaggio di azoto, ovvero l’elemento responsabile dello sviluppo di un fogliame verde intenso e prosperoso, per dare spazio al momento della fioritura. Il prodotto ideale in questo caso, da somministrare l’ultima settimana della fase vegetativa, ha un titolo NPK 7:7:7.
Nel periodo della fioritura dovremo mantenere dei livelli di potassio sempre più alti rispetto ad azoto e fosforo, con un incremento soprattutto a metà di questa fase. Complessivamente, pertanto, da aprile a settembre la nostra cannabis avrà bisogno di interventi regolari di concimazione, la maggior parte delle volte schematizzati sul retro di ogni confezione di prodotto.
I migliori concimi per la cannabis su Amazon
Quando si parla di cannabis è importante scegliere fertilizzanti qualitativi in quanto spesso i suoi fiori vengono poi utilizzati in ambito alimentare. Se è vero che già i classici concimi NPK universali possono essere adatti, un prodotto formulato specialmente per sostenere questa specie vegetale vi farà ottenere dei veri e propri miracoli.
Avevamo già visto in questo articolo come il giusto prodotto possa fare la differenza sugli agrumi, e qui l’importanza di un buon fertilizzante per l’orto; di seguito vedremo una carrellata dei migliori concimi per cannabis reperibili su Amazon. Li abbiamo selezionati e recensiti per voi.
BIOTICA Humus di lombrico HUMICUM
Partiamo con questo concime a base di humus di lombrico, 100% naturale e adatto a tutte le piante ornamentali, da frutto e orticole. Svolge un’azione antistress e aiuta a sviluppare un apparato radicale forte e sano; inoltre, aumenta le difese naturali della pianta. Si tratta di un prodotto realizzato in Italia, certificato e consentito in agricoltura biologica. Viene venduto in confezioni da 25 litri.
Pro:
- Prodotto naturale
- Consentito in agricoltura biologica
- Azione antistress e rinforzante
- Aumenta le difese naturali della pianta
Contro:
- Non abbiamo riscontrato particolari aspetti negativi da segnalare
Floricoltura BIOCANNA 1000cc.c.16
Ecco un prodotto specifico per le piante di cannabis, che va a rinforzarne le radici e a stimolarne la fotosintesi. Perfetto per sostenere la pianta durante la crescita e il trapianto. Il suo titolo NPK è di 10-7-9. Si tratta di un concime liquido da diluire nell’acqua di irrigazione, venduto in confezioni da 1 litro.
Pro:
- Specifico per la cannabis
- Rinforza le radici
- Stimola la fotosintesi
- Concime liquido da diluire
Contro:
- Dosaggi troppo alti rischiano di compromettere le piante
Madame Grow
Passiamo a un altro fertilizzante specifico per le coltivazioni di cannabis, dalla formula totalmente bilanciata e ricca di aminoacidi. Si tratta di un prodotto super concentrato, 250 ml di prodotto sono sufficienti per ben 100 litri di irrigazione sia per piante indoor che outdoor. Il titolo NPK è 3-1-1. Disponibile in confezioni da 250ml, 500ml e 1 litro.
Pro:
- Specifico per cannabis
- -Ricco di aminoacidi
- -Estremamente concentrato
- -100% organico e naturale
Contro:
- Non abbiamo riscontrato particolari aspetti negativi da segnalare
Symbio Cannabis – Fertilizzante Indoor e Outdoor
Concludiamo con un altro prodotto studiato appositamente per la coltivazione di cannabis. In questo caso troviamo un kit completo di tre fertilizzanti da somministrare in vari momenti dello sviluppo della pianta, per sostenerla al meglio nelle sue esigenze specifiche. Utilizzabile in agricoltura biologica, i tre prodotti sono così ripartiti: Symbiocannabis Grow favorisce lo sviluppo dell’apparato radicale, Symbiocannabis Bloom potenzia la fioritura mentre Symbiocannabis Top Balance si occupa di garantire alla pianta una nutrizione equilibrata durante tutta la sua crescita.
I prodotti possono essere utilizzati sia per colture indoor che outdoor, sia a terra che in idroponica. Ogni confezione ha un contenuto di 550 grammi.
Pro:
- Kit completo
- Utilizzabile in agricoltura biologica
- Ottimo sia indoor che outdoor
- Specifico per coltivazioni di cannabis
Contro:
- Abbiamo notato un lieve abbassamento del pH del terriccio dopo l’utilizzo
Come evitare spiacevoli aromi di concime nella cannabis con il lavaggio
Forse non tutti sanno che per garantire una resa ottimale della propria pianta di cannabis, è necessario sottoporla al cosiddetto “lavaggio” circa 2/3 settimana prima della raccolta. Si tratta di una procedura che ha lo scopo di eliminare qualsiasi traccia di concimi e fertilizzanti da fiori e foglie, in modo che il raccolto sia il più possibile puro e genuino. I residui di concime, oltre ad avere un discreto livello di tossicità per l’organismo umano, provocano sapori sgradevoli e una sensazione di bruciore alla gola qualora si decidesse di consumare i fiori di cannabis coltivati. Il metodo più semplice e più comune per realizzare il lavaggio è irrigare le piante con abbondante acqua pulita per le 3 settimane antecedenti la raccolta, in modo che i tessuti possano drenare adeguatamente i residui di fertilizzante.
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